KMAX ANTI-DHT 150cps Sale

KMAX ANTI-DHT 150cps

INTEGRATORE ANTICADUTA

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Kmax hairloss supplement ANTI-DHT è un integratore alimentare per la caduta dei capelli,  specifico per il trattamento della calvizie androgenetica contenente i principali estratti naturali ad azione anti-dht e antiossidante:

Saw Palmetto (Serenoa repens)

L'estratto lipofilico (45 % di acidi grassi e steroli) delle bacche di Serenoa repens è utilizzato come adiuvante nel trattamento dell'ipertrofia prostatica benigna allo stadio I e II e dei sintomi ad essa associati. Assunta per via orale, ha mostrato effetti antiandrogeni evidenti, inibendo l'enzima 5-alfa-rEduttasi (come  il farmaco di sintesi Finasteride), il recettore citosolico del DHT ed il recettore citosolico degli estrogeni. L'efficacia principale dell'estratto di Serenoa Repens è dovuta all'inibizione della 5-alfa-reduttasi tipo I e tipo II, enzimi implicati nella trasformazione del testosterone in diidrotestosterone (DHT), che è all'origine del processo di miniaturizzazione del follicolo pilifero, con accorciamento della fase di crescita (anagen) e depigmentazione del fusto e che può procedere sino alla totale scomparsa del capello stesso.

Lino (Lignani)

Presenti nella parte legnosa delle piante, ma anche nella mela, nel cavolo, in numerosi semi. Hanno proprietà antiossidanti e anticancerogene e antiestrogena. Possiedono attività antivirale, antibatterica e antifungina. I lignani sono presenti in quantità nei semi di lino. Da tempo di parla dell’utilità dei semi di lino per i problemi di capelli, più di recente sono invece usciti studi che hanno individuato nei lignani in essi contenuti i principi attivi efficaci nel contrastare le patologie della prostata più comuni. In particolare i semi di lino sono ricchi di secoisolariciresinolo diglucoside (SDG) e secoisolariciresinolo (in forma di aglicone), ma contengono anche matairesinolo e pinoresinolo.

Beta Sitosterolo

Il Beta-sitosterolo è uno steroide, estraibile dal Saw Palmetto (Serenoa repens) e dal Pyeum africanum (di cui è l’attivo principale così come dell’Hypoxis Rooperi, altra pianta con proprietà anti-dht), che appare avere le caratteristiche di progestinico 17 sostituito ed insieme di debole estrogeno (e anti-estrogeno).Risulta in grado di impegnare contemporaneamente la 5 alfa reduttasi (tipo I e tipo II) e i recettori citosolici degli androgeni cui si lega il diidrotestosterone (che è all’origine dell’alopecia androgenetica) e gli altri androgeni.Si lega inoltre ai recettori di membrana cellulare degli estrogeni attivandoli, ma agendo al contempo da antiestrogeno impedendo il legame con i veri e propri estrogeni. A livello del follicolo pilifero questo tipo di attivazione può, per attivazione della adenilciclasi di membrana, stimolare le mitosi della matrice, contribuire al mantenimento dell'anagen ed alla ottimizzazione della fase catagen. 

Radice di ortica (Urtica dioica)

Ha azione antiandrogena almeno tanto quanto l'estratto di serenoa repens, oltre ad evere azione antiseborroica e antiforfora. La radice contiene scopetolo, alcol omovanillico, lignani, derivati del sitosterolo e viene utilizzata nella patologia dell' ipertrofia prostatica, limitando le dimensioni della prostata, forse per una interazione tra sostanze presenti nell' ortica e le proteine sieriche che legano normalmente gli androgeni.

Astaxantina L'astaxantina ha significativi effetti benefici nelle patologie del sistema nervoso centrale e delle malattie neurodegenerative, nelle malattie degli occhi, delle articolazioni, in quelle  cardiovascolari, nel diabete, negli stati infiammatori e nelle disfunzioni del sistema immunitario. Alcuni recenti studi hanno segnalato un’importante attività di inibizione dell’enzima 5 alfa reduttasi da parte dell’astaxantina cosa che si è rivelata utile per diminuire i sintomi dell' iperplasia prostatica e per contrastare il cancro alla prostata. Lo stesso composto, secondo questi studi, pare aumentare l’efficacia dell’estratto di saw palmetto nella sua attività anti-dht ed è quindi probabilmente utile anche per l’utilizzo in campo tricologico contro l’alopecia androgenetica.

Zinco

Lo zinco inibisce l’attività della 5-alfa-reduttasi fino al 30% e viene spesso impiegato per ridurre la secrezione sebacea, usato nei processi di cicatrizzazione per lesioni interne ed esterne (aumenta la velocità di guarigione delle ferite), nella terapia dell 'acne e della dermatite seborroica. Come gli altri principi attivi anti-dht, la sua azione è volta ad impedire la formazione del diidrotestosterone per inibizione dell'enzima 5-alfa-reduttasi.

Silice (Silicio)

Alcuni studi e l’utilizzo pratico e diffuso di silice e silicio organico come integrazione hanno messo in evidenza negli ultimi anni l’utilità di questo importante minerale e la sua azione positiva nel rafforzamento di unghie, capelli, della struttura ossea e per la salute della cute. Proprio il silicio sta alla base dell’efficacia di alcuni fitoterapici come l’equiseto la cui qualità e attività è da tempo stata collegata alla percentuale di silicio contenuto negli estratti titolati. Alcuni studi qualificati hanno mostrato che il silicio agisce sui capelli aumentando in modo sensibile il diametro del fusto in seguito a una somministrazione di alcuni mesi.

Rame

Il rame nell'organismo umano è un elemento fondamentale per l'attività di diversi enzimi tra cui la ceruloplasmina, la SOD (superossido dismutasi) e la citocromo C ossidasi. I primi due enzimi in particolare sono tra i principali ad opporsi ai processi di ossidazione scatenati dai radicali liberi. Questo minerale partecipa alla formazione di emoglobina e dei globuli rossi, facilitando l'assorbimento del ferro e alla conversione della tirosina in un pigmento scuro che pigmenta cute e capelli, partecipa al metabolismo proteico e favorisce i processi di cicatrizzazione. Sempre il rame promuove la produzione di elastina attraverso l'ossidazione della vitamina C ed è richiesto per la produzione di tessuto connettivo, osseo e per il mantenimento dell'integrità del sistema vascolare. Il rapporto del rame con lo zinco deve essere circa di 1 a 10 quindi si consiglia di integrare con rame quando si prendono integratori contenti zinco o quando la zinchemia risulta elevata o superi di molto questo rapporto ottimale con la cupremia.

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